Assisto ad una numerosa e crescente promozione di eventi, percorsi, attività finalizzati alla “crescita personale”….perchè usiamo molto questo termine?
Il concetto di crescita
presuppone l’accettazione di ciò che esiste contemporaneamente al desiderio di migliorarlo. Il cambiamento, in questo senso, è parte del processo di crescita, anziché l’obiettivo.
Al contrario, promuovere un percorso finalizzato al “cambiamento”, presuppone che ciò che c’è (in termini di situazione, di come una persona è fatta) non vada bene.
È chiaro che se esiste una sofferenza, qualcosa non va, ma orientarsi al cambiarla, rischia di mettere la persona in una condizione impossibile.
Perché?
Perché cambiare significa sostituire, realizzare qualcosa di diverso da ciò che esiste con il rischio di voler “buttar via tutto” ciò che c’è. E questo è impossibile…
Una volta qualcuno mi disse: se sono nato carciofo, non posso diventare rosa!
Credo che il vero cambiamento sia un movimento spontaneo
nel momento in cui siamo in grado di accettare ciò che c’è per come è, quando impariamo a riconoscere che tutto quello che facciamo, siamo e abbiamo in un determinato momento della nostra vita è il massimo ed il meglio che noi siamo in grado di fare, in quella situazione, in quel determinato momento…nel qui-e-ora.
Quando ciò avviene, quando siamo disposti ad accettare, siamo già cambiati, perché non siamo più ostinati a guardare a cosa non va, ma siamo disponibili a stare con quel che c’è e a diventare curiosi di come possiamo migliorarlo o migliorarci.
Adottare dunque l’ottica della crescita significa essere disposti ad imparare dalle situazioni, con l’obiettivo di sviluppare, migliorare le proprie risorse e muoversi verso l’acquisizione di nuove competenze e maggiori strategie o possibilità.
Insomma, acquisire l’ottica della crescita è come fare l’upgrade
di un software: le sue funzioni sono sempre le stesse, tuttavia risponde in modo più efficace alle modificazioni dell’ambiente e aumenta le proprie prestazioni.
In questo senso, dunque, il cambiamento è parte del processo di crescita e non ne è l’obiettivo perché appunto il percorso di crescita presuppone un tempo per accettare ciò che si è quindi di incontrare i propri ideali, i propri modelli di “perfezione” e abbandonarli, ridefinirli o ridimensionarli in base a ciò che sono…questa è la radice del cambiamento.
Per finire...una canzone di Niccolò Fabi che rende l'idea...già solo dal titolo! ;)
Buona visione e buon Ascolto